Riforma della tassa di negoziazione.
Il 15 maggio 2017 la Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N) svizzero è entrata nel merito del disegno della legge del Consiglio federale volta all’attuazione della mozione circa l’abolizione della tassa di negoziazione per le fiduciarie statiche e ha deciso di accoglierla senza modifiche.
In particolare è stata avanzata mozione al Consiglio federale svizzero di riconoscere talune società di intermediazione finanziaria italiane (le cosiddette «fiduciarie statiche» come ad esempio EOS Servizi Fiduciari) al pari degli agenti di borsa, in modo tale da esentarle dalla tassa di negoziazione.
Le transazioni patrimoniali effettuate dalle banche svizzere sulle relazioni intestate alle società fiduciarie per conto della propria clientela italiana, non sarebbero quindi più penalizzate sul piano fiscale rispetto a quelle eseguite dai medesimi clienti presso le banche italiane. Questa disparità costituisce oggi, di fatto, uno svantaggio concorrenziale per la piazza finanziaria svizzera, e in particolare ticinese, e per questo è stata avanzata la citata mozione.
Conclusione.
Tale miglioramento della competitività delle banche elvetiche comporterebbe un minor gettito per la Confederazione ma potrebbe anche comportare per la stessa un ampliamento delle operazioni di amministrazione patrimoniale per i clienti italiani capace di compensare le minori entrate nel medio-lungo termine e costituirebbe un evidente vantaggio per tutta la clientela italiana che utilizza società fiduciarie statiche italiane per accedere al sistema bancario elvetico.