La Voluntary Disclosure BIS: si riaprono i termini

07 ottobre 2016

Scalda i motori la nuova versione della Voluntary Disclosure.

Una riapertura dei termini che sarà utilissima per convincere definitivamente gli irriducibili, gli indecisi oppure, semplicemente, che consentirà l’emersione di situazioni oggettivamente “complesse”.

Il tutto nel nuovo contesto internazionale di “whistleblower” scatenati e di effettiva operatività dello “scambio di informazioni rafforzato” tra paesi che, appena qualche anno fa, non comunicavano.

Le esperienze degli Scudi Fiscali passati e della Voluntary Disclosure più recentemente, hanno fatto emergere situazioni soggettive ed oggettive di estrema complessità, che in alcuni casi sfavorivano la piena e totale adesione di tutti i soggetti interessati all’emersione.

Situazioni familiari litigiose, rapporti complessi con soci, clienti, fornitori (magari a livello internazionale) hanno spesso fatto esitare alcuni interessati.

Questo è l’ultimo appello per coloro che vogliono approfittare della possibilità di “sconti” sulle sanzioni e che vogliono evitare i sicuri gravi problemi che emergeranno nei rapporto con il Fisco, che si è attrezzato nel frattempo con strumenti, professionalità a capacità di “intelligence” impensabili fino a qualche anno fa.

Inoltre, è auspicabile che la nuova versione della Voluntary Disclosure permetta di sanare situazioni che si sono venute a creare nell’ambito della prima versione della Voluntary Disclosure a causa del picco di lavoro registrato da professionisti ed intermediari verso la fine dell’anno 2015 e che in alcuni casi ha determinato omissioni di obblighi dichiarativi relativi all’annualità 2014, sanabili (oggi) solo con “ravvedimenti” piuttosto costosi.

La EOS con rinnovata energia ed entusiasmo mette a disposizione dei propri partners il patrimonio di esperienza operativa e conoscenza tecnica accumulate in anni di leadership nel settore fiduciario, e seguirà in prima persona gli sviluppi legislativi della nuova Voluntary Disclosure.